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La nuova edizione di “Mercati in Musica”, manifestazione che raggiunge la sua XV° edizione Firenze – Villa Arrivabene nel quartiere 2, il Teatro dell’Affratellamento in via Giampaolo Orsini nel quartiere 3, la Chiesa di Santa Felicita in Oltrarno e il Chiostro di Villa Vogel nel quartiere 4, questi i luoghi che in questa estate 2023 ospiteranno la quindicesima edizione di “Mercati in Musica”. La rassegna è organizzata dall’Associazione Arte & Mercati, un’associazione culturale senza scopo di lucro nata nel 2009 con lo scopo di far conoscere e divulgare la musica e non solo nei mercati e nei luoghi storici di Firenze. In tutti questi anni l’associazione si è avvalsa della preziosa collaborazione del Comune di Firenze e di Confesercenti AnVa e di tutti gli operatori dei Mercati fiorentini. La rassegna anche quest’anno è stata inserita nel calendario dell’Estate Fiorentina. “Quindici anni sono tanti e danno l’idea del lavoro che c’è dietro questa rassegna. – evidenzia la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – Mercati in Musica rappresenta da sempre quella cultura diffusa che ora è la cifra portante della nostra Estate Fiorentina. Un obiettivo che non potremmo raggiungere senza l’impegno di tante realtà che mettono in piedi eventi come questi capaci di portare musica e discipline artistiche in varie location diverse. Per questa quindicesima edizione una bella e variegata offerta musicale che rappresenta generi diversi ed è adatta a persone di tutte le età” Obiettivo dell’Associazione è quello di sottolineare la fondamentale importanza degli scambi economico-culturali con altri paesi e culture per lo sviluppo culturale della città e del suo importante tessuto commerciale. “Il nostro obiettivo é valorizzare ed animare i Mercati, luoghi di vita e di incontro – spiega la presidente dell’associazione l’architetto Cristina Burla – luoghi spesso di grande interesse storico ed architettonico, luoghi strategici per il turismo e per lo scambio, per la diffusione della cultura musicale in luoghi più conviviali ed informali degli abituali palcoscenici”. Il fil rouge dell’edizione di quest’anno è la Musica del Mediterraneo “Med- Musica”. Quattro spettacoli musicali e di intrattenimento gratuiti con professionisti di alto livello che sapranno emozionare il pubblico. Quattro spettacoli che faranno incontrare generi musicali diversi e permetteranno di creare contaminazioni e nuove forme di espressione in luoghi di grande interesse storico artistico della città. “ Se siamo giunti fin qui bisogna ringraziare tutti quelli che hanno lavorato attorno a “Mercati in Musica” – aggiunge Santino Cannamela Presidente di Confesercenti Città di Firenze – negli ultimi anni: la compianta Franca Sbraci innanzitutto, ma sicuramente anche la presente Cristina Burla che sta tenendo dritto il volano dell’associazione da molti anni. In ogni edizione, grazie alle diverse nazionalità ed età del pubblico, è stato possibile prendere in esame vari aspetti dell’universo musicale, dalla musica classica a quella antica, da quella contemporanea a quella popolare ed etnica. Ogni stagione ha raccontato una storia. “MED MUSICA”, la rassegna di quest’anno, è il naturale seguito della programmazione 2022 dove furono evidenziati i secolari rapporti tra mondo “occidentale” e “orientale” . Quest’anno quindi verranno evidenziati i generi musicali derivati da queste influenze e sviluppatisi in alcuni paesi che si affacciano sul mare Mediterraneo, grande bacino di antiche rotte commerciali ancora di vitale importanza. Il percorso di Mercati in Musica 2023 non è soltanto “musica”, ma un viaggio accompagnato da racconti, note, ed osservazioni che spaziano in campi differenti.
PROGRAMMA
14 LUGLIO ore 21.15 “Canto dalla Magna Grecia” Villa Arrivabene sede del Quartiere 2 di Firenze – Sala Beghi Voce e chitarra LUIGI CARDIGLIANO
Musica dal Salento, propaggine della penisola italica che sente il richiamo della grande madre Grecia, dove per secoli si è parlato la stessa lingua: il Griko. Di cui oggi ne resta la viva testimonianza nelle canzoni e nei canti tradizionali che parlano d’amore, allegria, lavoro, emigrazione ed impegno civile. In questo Concerto verranno proposti brani della tradizione greca e di quella salentina profondamente legata alla cultura greca, in un immaginario abbraccio tra le due terre senza frontiere che possano impedire la comunicazione tra i popoli.
18 LUGLIO ore 21.15 “Albaria” – Canti per i figli dello stesso mare Teatro dell ’Affratellamento nel Quartiere 3 di Firenze Voce e chitarra CICO MESSINA
Un recital del bravissimo cantautore siciliano Cico Messina che ci porta la poesia, l’allegria, la tristezza e le storie dei naviganti. La Sicilia, terra antica e fucina di differenti culture, compone la sua musica che il vento unisce a echi lontani di canti provenienti da altri paesi e culture.” Il viaggio musicale comincia a Mazara, la città dove il musicista è nato e cresciuto, avamposto del Nord Africa, terra di frontiera che tende la mano al Maghreb. Il canto del Muezzin, i versi in lingua araba, aprono il concerto accompagnato da chitarre e oud che ci riportano subito alle atmosfere notturne tanto care all’artista. Il creolo siciliano è un primo esperimento. Si tratta di una lingua sicula che già risente delle sue stratificazioni linguistiche, dall’arabo al francese, dal greco allo spagnolo, che si candida a lingua del mediterraneo.
23 LUGLIO ore 21.15 “La musica granducale ai tempi di Fakhr al-Din” principe libanese (per i Fiorentini Faccardino )1635 – قرقماز نب الثاني الدين فخر) 1572) Chiesa di Santa Felicita nel Quartiere 1 di Firenze Storie, costumi e musica GIACOMO BENEDETTI
Aperto all’Oriente, per allargare i suoi rapporti diplomatici e commerciali, Cosimo II nel 1613 ospitò a Firenze l’Emiro libanese Fakhr al-Din. Nel 1618, al suo rientro trionfale in Libano, Faccardino attuò importanti riforme modernizzando notevolmente il paese tanto da colmare in parte il gap con l’Occidente europeo creando, in tal modo, il “Grande Libano” che prosperò economicamente e culturalmente. L’Emiro mantenne ben saldi i suoi contatti con il Granducato di Toscana ed amò particolarmente la cultura e arte fiorentina tanto che, stregato dall’armonia del Giardino di Boboli, ne realizzerà uno simile nel suo Paese. Progetto che fu realizzato grazie all’arrivo in Libano di maestranze specializzate toscane inviate dal Granduca. Un incontro fra due mondi e fra due culture.
11 AGOSTO ore 21.15 “L’avventuroso viaggio della chitarra attraverso il mare” Chiostro di Villa Vogel nel Quartiere 4 di Firenze Chitarra MIKHAIL PAZI
La parola ‘chitarra’ deriva in ogni caso dalla parola greca kithára, che identificava però la cetra, che è appunto l’antenato della chitarra. La parola fu poi traslitterata nel latino cithara. Lo strumento più antico ritrovato simile a una chitarra ha 3500 anni ed è stato scoperto nella tomba egizia di Har-Mose Sen-Mut. A sua volta le radici vanno ritrovate nel setar persiano (Iran) e nella citara. Dalla seconda metà del XIX secolo, con i progetti e le innovazioni apportate in Spagna da Antonio de Torres, si ha la nascita del prototipo della chitarra classica moderna tanto che la chitarra a 6 corde cominciò ad affermarsi soprattutto a Malaga e Siviglia e poi in altri paesi divenendo così lo strumento, forse, più diffuso al mondo generando un vasto e variegato repertorio.
L’Associazione Arte e Mercati è un’ Associazione Culturale senza scopo di lucro nata nella primavera del 2009 che si prefigge di divulgare musica nei luoghi interessati al commercio e si avvale del contributo artistico di noti professionisti e dell’aiuto di CONFESERCENTI –A.N.V.A.
Grazie alla preziosa partecipazione di:
SEMPERCONSORT, KONZERT OPERA FLORENCE e CONFESERCENTI/A.N.V.A.
L’ obiettivo dell’ Associazione “Arte e Mercati” è di animare i luoghi dei commerci anche nelle ore notturne e farne un luogo d’incontro, di ricerca ed innovazione. In alcune città europee le attività mercantili restano aperte fino a tardi ed i luoghi di commercio diventano sempre di più luoghi di frequentazione turistica, inseriti nelle guide e nei tour tra le mete da visitare proprio per il fascino ed il valore architettonico che esprimono.
“Mercati in Musica – XIV edizione” offre 4 spettacoli musicalie di intrattenimento gratuiti di alto livello facendo incontrare generi musicali diversi, creando contaminazioni, forme di espressione nuove, suggestive e coinvolgenti in luoghi di grande interesse storico-artistico a Firenze.
Le diverse nazionalità ed età del pubblico hanno fatto si che ogni edizione di “Mercati in Musica” prendesse in esame vari aspetti musicali anche di altri paesi offrendo un panorama musicale vario che si articola:
Musicaclassica, antica e contemporanea e Musica popolare ed etnica
L’obiettivo di questa Rassegna Musicale è di evidenziare, attraverso la musica, i secolari rapporti tra mondo “occidentale” e “orientale”.
Lungo gli itinerari commerciali tracciati da Marco Polo, dalla Compagnia delle Indie, dalle rotte balcaniche, etc. l’enorme bagaglio culturale delle antiche civiltà orientali ci introduce a stili di vita, filosofie e spiritualità differenti.
La spiritualità ha un posto importante, è là che siamo andati a cercarla spesso. Soprattutto negli ultimi tre secoli, da quando la rivoluzione industriale, il consumismo, la competizione per arricchirsi hanno stravolto le nostre vite.
Dunque l’Oriente è filosofia, l’Occidente tecnica/tecnologia?
La musica accompagna questo percorso attraverso i quattro concerti programmati e le interessanti introduzioni a carattere storico-sociologico e filosofico.
Mercati in Musica –“Tra Oriente ed Occidente” si svolgerà nella seconda parte del mese di luglio fino ad agosto e si terrà in luoghi differenti della Città di Firenze.
La Rassegna non è soltanto “musica”: questo viaggio sarà accompagnato da racconti, note, ed osservazioni che possono spaziare in campi differenti.
La collaborazione con Confesercenti é stata fondamentale proprio per segnalare quanto di queste tradizioni e culture siano state importanti per lo sviluppo della città e del tessuto commerciale.
Il tema di ogni spettacolo sarà introdotto da una breve relazione con descrizioni, curiosità e cenni storici
LUGLIO 2022
Lunedì 25 – ore 21.00
CENTRO INTERNAZIONALE STUDENTI GIORGIO LA PIRA
Via dei Pescioni, 3, 50123 Firenze FI
La musica di Georges Ivanovic Gurdjieff
(1866-1949)
Una selezione di brani del grande Maestro e Mistico armeno trascritta per violino e pianoforte
La musica di G.I. Gurdjieff “In principio era una vibrazione… o, se preferite, il Verbo”. Chi è Georges Ivanovitch Gurdjieff? Qual è la natura del messaggio di cui si è fatto portatore? Ancora oggi la figura di Gurdjieff, a più di settant’anni dalla sua morte, non sembra essere così facilmente definibile, anche se si possono leggere i suoi scritti ed è possibile ascoltare la sua musica. Il suo non era un semplice messaggio rivolto solo ai contemporanei, ma un insegnamento ricevuto nel corso dei suoi innumerevoli viaggi in Oriente a costo di enormi sacrifici personali, una chiamata all’Evoluzione Interiore che apre un cammino di ricerca per l’Umanità presente e futura, e che ci giunge come un ponte tra la sapienza dell’Oriente e la scienza dell’Occidente. Gurdjieff nacque ad Alexandropol (oggi, Leninakan) nella provincia del Kars in Armenia, il Primo Gennaio del vecchio calendario russo, cioè il 13 Gennaio del nostro calendario gregoriano. I biografi sono unanimi sul giorno della sua nascita; c’è invece divergenza sull’anno. Per alcuni dei suoi allievi non c’è alcun dubbio: è nato nel 1869 perché hanno festeggiato il suo ottantesimo compleanno nel 1949. Per altri è venuto alla luce nel 1877. I suoi 80 anni non sarebbero stati che una delle innumerevoli burle di un uomo che si è sempre preso le più grandi libertà con le verità apparenti per meglio evidenziare, forse, le verità profonde. Che Gurdjieff sia stato un compositore è di per sé stesso un fatto straordinario. È insolito per un maestro spirituale aggiungere al corpo del suo insegnamento forme di arte che possano esserne considerate espressioni uniche ed essenziali. Le danze sacre di Gurdjieff (i “Movimenti”) e le circa duecento composizioni musicali che ha lasciato attestano l’importanza che egli attribuiva sia alla disciplina del corpo in movimento che alle vibrazioni sonore collegate ad una pratica spirituale. Gurdjieff ci ha lasciato un insegnamento che viene da lontano, che parla alla profondità del nostro essere uomini, che risveglia in noi la nostalgia per uno stato dell’essere che sentiamo nostro e che tuttavia non ci appartiene. La parola e la musica di Gurdjieff ci chiamano e ci invitano ad avvicinare il “lavoro dell’uomo”, quel lavoro che solo l’uomo può fare quando diventa disponibile ad essere un terreno d’incontro tra forze di diversa natura.
La musica di George Ivanovitch Gurdjieff (1869 – 1949) Mélodie grecque da Chants et rythmes d’Asie n° 1 Danse grecque ancienne da Chants et rythmes d’Asie n° 43 Meditation da Hymnes, prières, et rituels n° 37 Danse derviche da Musiques des Sayyids et des Derviches n° 5 La Trinité da Hymnes d’un grand temple… n° 19 Chant d’Orient da Chants et rythmes d’Asie n° 5 Chant des Pêcheuses da Chants et rythmes d’Asie n° 20 [Senza titolo] da Chants et rythmes d’Asie n° 14 Mélodie thibétaine da Chants et rythmes d’Asie n° 8 Chant et danse sayyid da Musiques des Sayyids et des Derviches n° 1 Danse des bergers kurds da Chants et rythmes d’Asie n° 19 Prière de Gratitude da Hymnes, prières, et rituels n° 22 Frammento n° 6, Danse thibétaine da Hymnes d’un grand temple… n° 16 Chant et danse sayyid da Musiques des Sayyids et des Derviches n° 10
Musiche per i Movimenti La Valse Gurdjieff – de Hartmann Moltiplicazione 9 – Je Suis Laurence Rosenthal Moltiplicazione 17 dei 39 Thomas de Hartmann 18 Novembre 2021 Luigi Cozzolino Le 24 Juin Edward Michael
Anna Noferini violino Luigi Cozzolino pianoforte
Anna Noferini, violinista, appartenente ad una famiglia di musicisti, la madre Maria Grazia pianista ed il padre Giordano compositore, direttore d’orchestra e già direttore del Conservatorio di musica di Bologna. Ha ottenuto il 1° Premio con Distinzione al Conservatorio Reale di Bruxelles nel 1986 nella classe del celeberrimo M° Arthur Grumiaux, il Diploma di violino al Conservatorio di Milano nel 1990 e il Diploma di viola con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio di Firenze nel 2010. Si è poi perfezionata con i maestri: C. Romano, S. Gheorghiu, V. Pikaizen, N. Brainin, B. Giuranna, D. De Rosa, M. Jones e A. Vismara. Ha vinto premi e borse di studio.Ha effettuato registrazioni radiofoniche, televisive e discografiche. Dal 1991 suona stabilmente nei primi violini dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino sotto la direzione stabile del M° Z. Mehta. Si dedica attivamente alla musica da camera, specialmente al Duo violino e pianoforte ed al Trio d’archi, in veste di violista, insieme ai fratelli Andrea e Roberto. Collabora anche con gruppi di Musica antica.
Luigi Cozzolino, si e’ diplomato in violino all’Istituto Musicale Pareggiato “P. Mascagni” di Livorno nel 1982. Successivamente ha vinto concorsi presso il Teatro “La Fenice” di Venezia, il Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Regionale Toscana e il Teatro Comunale di Firenze, dove ha suonato stabilmente nei primi violini dal 1979 fino al pensionamento avvenuto nel 2021. Si e’ perfezionato a Ginevra con Corrado Romano e al Corso di Perfezionamento di Musica da Camera di Citta’ di Castello con Dino Asciolla. Dal 1976 si occupa di Musica Antica; si e’ specializzato in Violino Barocco con Gino Mangiocavallo, Enrico Gatti, Jordi Savall ed Enrico Onofri e si dedica al repertorio solistico e cameristico dei secoli XVII e XVIII. Collabora, anche come primo violino e solista, con gruppi come I Barocchisti, Europa Galante, L’Homme Arme’, l’Accademia degli Invaghiti di Mantova, Modo Antiquo e L’Eloquenza, partecipando a importanti stagioni concertistiche come il Festival Monteverdi di Cremona, il Festival Barocco di Viterbo, il MITO, Il Festival Chopin di Varsavia e il Maggio Musicale Fiorentino. Fondatore del gruppo Semperconsort, è anche appassionato ed esperto cultore di Musica Medievale e Rinascimentale, nonchè esecutore di ribeca, viella e lira da braccio. Accompagna inoltre al pianoforte classi di danza e di cantanti ed è un apprezzato compositore: la sua Ciaccona detta “La Caccini” ha fatto letteralmente il giro del mondo e del web, è stata eseguita in concerto da importanti violinisti, come Rachel Podger, ed è stata inserita in programmi da concerto da importanti ensemble come la Australian Baroque Chamber Orchestra Ha inciso per Dynamic, Tactus, Agorà, Naxos, Virgin Classics e Brilliant. Nel Novembre 2006 ha conseguito, con il massimo dei voti e la lode, la Laurea in violino nell’ambito del nuovo Biennio di Alta Formazione Musicale, presso il Conservatorio “L.Cherubini” di Firenze. Dal 2014 è Direttore Artistico dell’associazione Arti e Mercati, presente anche nell’Estate Fiorentina con la rassegna “Mercati in Musica”.
Giovedì 28 – ore 21,00
GIARDINO DI VILLA FAVARD A ROVEZZANO
Via di Rocca Tedalda, 451, 50136 Firenze FI
Via Aretina, 509, 50136 Firenze FI
Concerto di canti e musiche Sufi
Spettacolo di canzoni del repertorio della tradizione Sufi della Turchia
dal XII al XVIII secolo
Il concerto si sviluppa attraverso un percorso di musiche e canti, sui testi dei più conosciuti santi e poeti del sufismo. “Dargah” è una parola turca di origine persiana, che identifica il luogo dove è sepolto un santo sufi e, in senso lato, significa la soglia, il punto di passaggio tra i due mondi. La ricerca di questa possibilità di apertura verso l’alto per mezzo della musica, ha portato gli artisti ad esplorare un repertorio vastissimo, i cui testi, scritti da grandi mistici e poeti tra il 1200 e il 1800 rimangono come un’eredità e una testimonianza di incomparabile bellezza per tutta l’umanità. La parola “Rameshgar” si può tradurre con “produttore di gioia”, ed è l’appellativo che si dava ai musicisti nel Medio Oriente pre-islamico (VI° – VII° secolo). In quel periodo, i musicisti erano tenuti in grande considerazione, perchè possedevano il dono del “tarab” (da questa stessa radice proviene anche la parola terapia), ossia la capacità di provare l’emozione dell’estasi e di comunicarla agli ascoltatori, facendo così da ponte tra il cielo e la terra.
Nell’approfondire questa tradizione, abbiamo scoperto e apprezzato come i sufi, pur nel pieno rispetto della legge e della comunità islamica, ne rappresentano la più profonda essenza, come la polpa di un frutto rispetto alla sua buccia. Sono aperti a tutte le altre religioni, praticano l’uguaglianza fra uomo e donna, e promuovono la non violenza e la pace tra i popoli. Fin dagli albori dell’Islam, essi hanno usato la musica, la poesia e la danza come mezzi per innalzarsi a Dio. E grazie alle opere di Jalaluddin Rumi, di Yunus Emre e di altri santi e mistici come Nesimi e Ismail Dede Efendi ci sono stati tramandati i passi da intraprendere e da seguire in questo cammino verso la saggezza e verso la Conoscenza.
Alla riscoperta delle Musiche e di questo antico strumento a corde
L’Ucraina è un vasto Paese dell’Europa orientale noto per il litorale del Mar Nero, i monti boscosi e per le sue bellissime chiese ortodosse; nella sua capitale Kiev spicca la famosa cupola dorata
della Cattedrale di Santa Sofia.
Una nazione da sempre combattuta tra Oriente ed Occidente dove l’amore per la patria e per la terra natia è, per gli ucraini, incondizionato ed ogni ucraino porta sempre con se il rimpianto per la terra natia e le sue tradizioni. In un momento come questo dove la situazione politica del paese è instabile , tornare a suonare la bandura è come far riaffiorare le proprie radici e riaffermare la propria autonomia culturale e politica.
La bandura è uno strumento musicale tradizionale appartenente al gruppo dei cordofoni, usato essenzialmente solo in questa nazione ed è un incrocio fra un liuto ed una cetra con un numero variabile di corde che vengono pizzicate. Per realizzare questo concerto sono state coinvolta le comunità ucraine di 12 città italiane: Firenze, Prato, Livorno, Roma, Napoli, Ravenna, Ferrara, Padova, Bergamo, Pisa, Viareggio, Lucca, che indossando i vestiti tradizionali hanno ribadito che essere lontani dalla propria patria non significa dimenticare le radici: “Abbiamo volato in varie parti del mondo alla ricerca di un destino migliore, ma non abbiamo smesso di essere ucraini”.
Eka, nome d’arte di Ekaterina, è nata e cresciuta in Ucraina, Ha studiato all’Università Nazionale di Cultura e Arti di Kiev e da dieci anni si è trasferita in Italia. “C’è stato un tempo in cui non mi sono occupata di musica, ma la situazione politica in Ucraina e la Rivoluzione della dignità mi hanno spinto a tornare a suonare la bandura, a capire chi sono, a riscoprire le mie radici e le radici dello strumento che suono.”
La musicista insegna canto e pianoforte per principianti presso presso l’Accademia di Musica Lizard e sogna di trovare studenti interessati alla bandura e aprire una scuola specializzata.
Eka ha creato il gruppo Ека Project composto da musicisti italiani e un brasiliano. Oltre alla musica ucraina, insieme suonano musica internazionale moderna con incursioni di ritmi latini ed elementi di musica popolare italiana delle regioni meridionali.
Uno degli ultimi progetti interessanti della musicista è la canzone “La mia Ucraina” che parla dell’amore per il proprio Paese e della speranza in un futuro migliore sia per il popolo ucraino che per l’Ucraina. Scritta insieme con il rapper di Kyiv Miha Nevidomskii, aspira a divenire l’inno degli ucraini che vivono all’estero.
Per realizzare il video della canzone, il team del progetto ha coinvolto la diaspora ucraina in Italia. Le comunità di 12 città italiane: Firenze, Prato, Livorno, Roma, Napoli, Ravenna, Ferrara, Padova, Bergamo, Pisa, Viareggio, Lucca, indossando i vestiti tradizionali, con lo sfondo di antichi monumenti italiani, hanno detto che essere lontani dalla propria patria non significa dimenticare le radici: “Abbiamo volato in varie parti del mondo alla ricerca di un destino migliore, ma non abbiamo smesso di essere ucraini”.
Attualmente Eka sta lavorando al primo album da solista in stile world music, composto da canzoni in ucraino e in inglese con interessanti abbinamenti musicali innovativi.
Martedì 23 – ore 21,00
CHIESA DI SANTA FELICITA
GrandeConcerto
“Sonate a tre, due Violini, e Violone, O Arciliuto,
col Basso per l’Organo”
Opera Prima (Firenze 1692)
di Antonio Veracini
SEMPERCONSORT e KONZERT OPERA FLORENCE
Antonio Veracini (Firenze 1659 – 1733) nel 1682 entrò al servizio della granduchessa Vittoria della Rovere, consorte di Ferdinando II de’Medici, a cui dedicò queste sonate.
Egli riceveva commissioni di musica sacra da molte chiese fiorentine e intraprese molti viaggi ed entrò in contatto con moltissimi musicisti; sappiamo con certezza che egli si trovava a Firenze ogni Pasqua dal 1685 al 1733, come si evince dagli elenchi parrocchiali.
Nel corso del Seicento la famiglia Medici cercò di legittimare il proprio potere attraverso l’arte per comunicare un messaggio politico, riferendosi costantemente a un preciso codice di immaginazione sacra e devozione religiosa. Questo concerto si concentra sulla op. 1 di Veracini, che mostra un perfetto accordo con le ambizioni estetiche della granduchessa nel suo doppio ruolo di reggente e defensor fidei.
Le sonate di Antonio Veracini — a confronto con altre due raccolte coeve di trisonate dedicate al Gran Principe Ferdinando (di Pietro Sanmartini e Giovan Battista Gigli) – manifestano piena consapevolezza delle potenzialità espressive della sonata, trasformandola in un genere musicale capace di conferire non solo ‘piacere’ e ‘delizia’ ma anche significati simbolici all’interno di specifici contesti culturali.
SEMPERCONSORT
Il SEMPERCONSORT è stato fondato da Luigi Cozzolino a Firenze nel 1999 principalmente per riproporre in tempi attuali il repertorio da camera dei secoli XVI, XVII e XVIII. Un gran numero di compositori di questo periodo storico scrissero infatti raccolte di musiche da chiesa, da camera e da ballo, che celano spesso veri e propri capolavori. Il SEMPERCONSORT intende riscoprire e rivelare questo repertorio incredibilmente vasto privilegiando la riproposizione di autori italiani.
L’organico di base è composto da quattro elementi, 2 violini, violoncello o viola da gamba e clavicembalo, ai quali possono aggiungersi altri strumentisti ad arco, strumenti a fiato (cornetto, flauto dritto o traverso, oboe, fagotto, trombone) e/o i componenti di una ricca sezione di basso continuo (organo, tiorba o arciliuto, chitarra barocca, violone). Il materiale musicale utilizzato proviene principalmente da collezioni bibliografiche italiane e estere e sono utilizzati strumenti storici o copie di strumenti dell’epoca. Le esecuzioni si basano sullo studio dei testi antichi e sul costante aggiornamento e contatto con musicisti e musicologi esperti della materia.
Il SEMPERCONSORT si è esibito in diverse regioni italiane proponendo spesso prime esecuzioni di brani in tempi moderni e programmi tematici, come una serie di concerti con autori toscani e bolognesi del ‘600, e il concerto-performance “Il Trionfo di Bacco”.
I componenti del SEMPERCONSORT possiedono una lunga esperienza nel campo della Musica Antica collaborando con i gruppi più noti del settore fra i quali citiamo Il Giardino Armonico, L’Europa Galante, I Barocchisti, L’Accademia Bizantina, Ensemble Zefiro, Homme Armè, Ensemble Jannequin, Complesso Barocco, Concerto Italiano, e inoltre suonano nelle più importanti orchestre sinfoniche italiane fra cui quella del Maggio Musicale Fiorentino e La Scala di Milano.
Il SEMPERCONSORT ha inoltre al suo attivo incisioni per la Naxos e per la Brilliant, dedicate a Giovan Battista Vitali e suo figlio Tommaso Antonio, che hanno riscosso notevole successo di pubblico e di critica internazionale.
Con la compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana,
nell’ambito delle celebrazioni dell’indipendenza della Regione Toscana
“Un pensiero per Rossini”
(nel 150 anniversario della morte)
Il 2 Maggio 2018 alle ore 16:00 si rinnova l’appuntamento con l’Associazione “Arte & Mercati”, che in occasione delle celebrazioni dell’anniversario dell’indipendenza della Toscana del 1859, organizza presso la “Sala delle Feste” di Palazzo Bastogi, in via Cavour n.18 Firenze, la seconda edizione del “Salotto Musicale tra Granducato e Regno d’Italia”, portando in scena il concerto intitolato “Un pensiero per Rossini”.
L’esibizione vede in programma una selezione di musiche di Mauro Giuliani (1781-1829) e Niccolò Paganini (1782-1840), eseguite alla chitarra e al violino dai musicisti Donato D’Antonio e Roberto Noferini. Il concerto, nato grazie alla compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana vuol essere un vero e proprio omaggio a Rossini, celebrando in occasione del 150esimo anniversario della morte del compositore italiano, un profondo legame non solo con il periodo storico in cui l’indipendenza della Regione Toscana si inserisce, ovvero l’Ottocento con la formazione il 27 aprile del 1859 di un Governo provvisorio, sviluppatosi poi nel successivo passaggio della sovranità dal Granducato di Leopoldo II al Regno di Sardegna, ma collegandosi direttamente anche alla scelta dei brani, che permettono nella loro eleganza, di esaltare i tratti distintivi della musica da “salotto” ottocentesca e risorgimentale italiana, ovvero l’Opera, e insieme mettere in luce la trascrizione popolare e il virtuosismo strumentale.
Il concerto organizzato dall’Associazione “Arte & Mercati” in programma il 2 Maggio 2018, inizierà alle ore 16:00 con una visita guidata alle sale monumentali di Palazzo Bastogi, seguirà alle ore 16:30 un’introduzione storica e un saluto inaugurale da parte del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani, per poi lasciare spazio alle 16:45 all’esibizione dei musicisti.
Programma:
Giuliani: Grande Sonata op. 85
Paganini: Sonatina op.3 n. 6 in mi minore
Paganini: Sonata Concertata
Paganini: Capriccio 24 per violino solo
Paganini: Ghiribizzi dedicati a Rossini per chitarra sola
Paganini: Variazioni sulla quarta corda sopra temi dal Mosè di Rossini
Il Concerto è ad ingresso gratuito. L’accesso alla “Sala delle Feste” di Palazzo Bastogi sarà consentito nei limiti dei posti previsti ai sensi della normativa in materia di sicurezza
Biografie:
L’Associazione culturale “Arte & Mercati” si presenta come una realtà presente da molto tempo nel panorama musicale fiorentino con iniziative culturali che dal 2009 hanno lo scopo di promuovere l’arte e la cultura attraverso l’organizzazione di festival, rassegne, concerti ed eventi nelle principali location e mercati storici della città di Firenze. Importanti ed originali sono i concerti organizzati in occasione della festa dell’Annunciazione coincidente con l’inizio dell’anno fiorentino, presso la Basilica della SS. Annunziata, in collaborazione con le realtà del CORO ED ORCHESTRA DESIDERIO DA SETTIGNANO, con il CORO DELL’UNIVERSITA’ DÌ FIRENZE e l’ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO CHERUBINI di Firenze. Note sono anche le iniziative culturali come la rassegna “Mercati in Musica”, da sempre presente all’interno del panorama dell’Estate Fiorentina e i concerti eseguiti in occasione delle celebrazioni dell’indipendenza della Regione Toscana, intitolati “Salotto Musicale tra Granducato e Regno d’Italia” eseguiti nelle sontuose location di Palazzo del Pegaso e Palazzo Bastogi. Da molti anni l’Associazione “Arte & Mercati” si avvale della collaborazione artistica dei i musicisti del gruppo MUSICA ANTIQUA DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO.
Donato D’Antonio chitarrista eclettico, ha eseguito concerti come solista e con formazioni cameristiche stabili in sale da concerto e teatri in tutta Europa, USA, Giappone, Sud America Canada ed Estremo Oriente, in occasione di festival, eseguendo prime assolute in rassegne di musica contemporanea e importanti stagioni concertistiche. E’ componente delle formazioni Open Quartet, Tango Tres e Grupo Candombe, si esibisce stabilmente in duo con il violinista Roberto Noferini, il flautista Vanni Montanari, il chitarrista TiiT Peterson. Collabora regolarmente con molti compositori contemporanei fra i quali: Rene Eespere, Shafer Mahoney, Azio Corghi, Martin Queralto, Paolo Geminiani. Ha più volte eseguito per Rai Radio tre prime esecuzioni e ha pubblicato Cd per le etichette Mobydick, ERP, Borgatti, Materiali Sonori, RMN.
Roberto Noferini, diplomato al Conservatorio Verdi di Milano e si è poi perfezionato con Arthur Grumiaux, Salvatore Accardo, altri Maestri e, per la musica da camera, con Dario De Rosa. Al suo debutto a soli 12 anni al Teatro Comunale di Bologna ha fatto seguito un’intensa attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi in prestigiosi festival e per importanti istituzioni. Ha vinto numerosi primi premi e premi speciali in importanti concorsi internazionali, segnalato da numerose critiche come uno dei più brillanti violinisti della sua generazione, ha suonato in veste di solista alcuni dei principali concerti per violino e collabora in formazioni cameristiche con B. Canino, S. Accardo, M. Quarta, I. Faust, C. Rossi, e molti altri. Affronta il repertorio barocco e classico con violino e arco d’epoca in duo con Chiara Cattani (clavicembalo/fortepiano) e con la sorella ed il fratello suona in Trio in omaggio al padre Giordano, compositore, direttore d’orchestra e figura di spicco nel mondo musicale bolognese. È docente della cattedra di violino presso il Conservatorio Claudio Monteverdi di Cremona ed insegna al Corso di Perfezionamento Violinistico estivo di Castrocaro, inoltre è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine di S. Agata dalla Repubblica di S. Marino per alti meriti artistici e culturali. Suona un violino Giuseppe Scarampella ex-Bazzini del 1865.