“IL GRANDUCA AVVENTUROSO E LA SUA MUSICA”

Ferdinando I de’ Medici e la spedizione Thornton

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Un concerto-colloquio con musiche scelte del XVI e XVII secolo condite con un po’ di storia del Granducato di Toscana in collaborazione con CONFESERCENTI.

L’idea di organizzare questo evento nasce dalla curiosità che suscita la figura del Granduca Ferdinando I° de’ Medici (1549-1609), politico, mecenate illuminato e innovatore tanto da promuovere un progetto, che oggi sembrerebbe incredibile “ creare una colonia del Granducato di Toscana sulla costa settentrionale dell’ America del Sud”.

Il fine era quello di sviluppare il commercio tra il suo stato e il nuovo mondo, così nasce la “spedizione Thornton”, missione esplorativa guidata da Robert Thornton che, con un galeone e una tartana, partì da Livorno l’8 settembre 1608.

Il suo viaggio durò un anno e approdò in Guyana, infatti il territorio che il capitano inglese voleva annettere era quello intorno a Caienna, poi colonizzato dai Francesi nel 1630 e attuale Guyana Francese.

Disgraziatamente Ferdinando muore nel 1609 e il suo successore Cosimo II non si dimostrò interessato al progetto coloniale preferendo continuare i propri commerci marittimi con i paesi del Mediterraneo. Questa spedizione costituisce l’unico tentativo noto di uno stato italiano preunitario di creare colonie oltreoceano e, inoltre, ci indica chiaramente quanto il Granducato avesse connessioni con i ben più potenti stati europei.

Così anche la musica che proponiamo ha una valenza internazionale; musiche di corte e non, eseguite da SEMPERCONSORT ENSEMBLE specializzato in musica antica che presenta un’antologia di autori spagnoli, inglesi e italiani, vissuti tra dalla metà del Cinquecento e il primo ventennio del Seicento, offrendo in questo modo la possibilità di gustare le atmosfere dell’epoca a cavallo tra lo stile del Rinascimento e del Barocco.

L’epoca in questione è ricca inoltre di geni e di personalità di spicco; Dowland con le sue composizioni celebri nonché l’editore fiammingo Phalese e poi quei compositori italiani che avevano contatti stretti con la Spagna, come Trabaci e Falconieri, o il fiorentino Lappi che pubblica le sue Canzoni da sonare nel 1616, ispirandosi alle splendide creazioni veneziane contemporanee che avevano in Giovanni Gabrieli il loro miglior campione.

Si è inoltre cercato di rendere omaggio alle grandi e sontuose “inventioni” che vedono la luce in Italia in quegli anni, gli Intermedi e l’Opera, quest’ultima nata proprio a Firenze nell’ultimo scorcio del Cinquecento grazie alla Camerata de’ Bardi e portata in seguito a maggior perfezione dal “divino” Claudio Monteverdi, autore prolifico e innovativo sia nel genere profano che in quello sacro, nonché uno dei compositori italiani più geniali e più amati di tutti i tempi.

Musica al tempo di Ferdinando I de’ Medici

Phalese (1510 – 1573)          Pavane et gaillarde La Battaille Cabezon (1510 – 1566)                                     Diferencias sopra la Pavana Italiana Guerrero (1528 – 1599)                        La gracias y los ojos bellos

Da Victoria (1548 – 1610)    O lux et decus

Phalese                                   Passomezo d’Italye, Gaillarde Morley (1557 – 1602)                                      April is in my mistress face Greaves (1550 – ?)                                              Come away

Holborne (1545 – 1602)        Hermoza e Muy linda

Dowland (1563 – 1626)         Lachrimae Antiquae – Flow my tears

************************* Pietro Lappi (1575 – 1630) La Usipina

Monteverdi (1567 – 1643)     Laudate Dominum

Trabaci (1575 – 1647)           Canzon chromatica

Falconieri (1585 – 1656)       Battalla de Barabasos yerno Satanas

Monteverdi                            Sì dolce è’l tormento

Gabrieli (1557 – 1612)          Canzon Primi Toni

Cavalieri+Sweelinck             O che nuovo miracolo, Ballo del Granduca

Un po’ di storia del Granducato con la figura del Granduca Ferdinando I° de’ Medici, politico, mecenate illuminato e innovatore che portò a termine importanti opere per lo sviluppo del porto di Livorno da dove, l’8 settembre 1608 partì la famosa “spedizione Thornton” alla conquista di nuovi territori nelle Americhe da annettere al Granducato ed aprire, così, un commercio stabile e florido. Il Granduca Ferdinando I° fece armare una caravella e una tartana affidandole al capitano inglese Robert Thornton e fece disegnare a Rubert Dudley conte di Warwick una mappa dell’Amazzonia mentre all’olandese Jan Van Harlem fu affidato il compito di analizzare gli aspetti commerciali della spedizione. Oggi diremmo “dei consulenti internazionali all’avanguardia. Internazionale é la musica dell’ epoca in questione, talmente ricca di geni e di personalità di spicco che si è cercato di renderle omaggio eseguendo i brani scelti il più fedelmente possibile e con strumenti originali dai musici dell’Ensemble SEMPERCONSORT, gruppo specializzato nell’esecuzione della musica barocca.

Chiesa di Santa Felicita – Sala Capitolare – Firenze

Giovedì 13 marzo Marzo 2025 ore 21.00

RISONANZE D’EPOCA: L’AVVENTURA AMERICANA DI FERDINANDO I DE’ MEDICI

RISONANZE D’EPOCA: L’AVVENTURA AMERICANA DI FERDINANDO I DE’ MEDICI

Un viaggio musicale e storico alla scoperta dell’ambizioso progetto coloniale del Granduca

Il concerto si terrà giovedì 13 marzo nell’ambito delle celebrazioni della Festa della Toscana

Firenze, 11 marzo 2025 – La sala capitolare della Chiesa di Santa Felicita apre le porte a un’esperienza culturale che unisce le nobili note della musica rinascimentale con un affascinante capitolo poco conosciuto della storia toscana. 

Giovedì 13 marzo 2025 alle ore 21:00 ospiterà: “Il Granduca avventuroso e la sua musica”, un concerto-colloquio che svela il sorprendente tentativo di Ferdinando I de’ medici di stabilire una colonia toscana nel nuovo mondo. L’evento è gratuito e ad accesso libero, fino ad esaurimento posti.

L’evento, realizzato con il sostegno della Regione Toscana e la collaborazione di Confesercenti, intreccia magistralmente l’esecuzione di brani d’epoca e il racconto storico, trasformando la performance musicale in un’esperienza immersiva che riporta il pubblico ai fasti del Granducato di Toscana tra XVI e XVII secolo.

Al centro della narrazione, la visionaria “Spedizione Thornton”: l’unico tentativo documentato di uno stato italiano preunitario di stabilire colonie oltreoceano. Nel 1608, sotto la direzione di Ferdinando I, politico, mecenate illuminato e innovatore, un galeone e una tartana salparono da Livorno verso le coste settentrionali del Sud America, precisamente nella regione della Guyana. La missione esplorativa, guidata dal capitano inglese Robert Thornton, rappresenta un audace progetto interrotto solo dalla prematura scomparsa del Granduca nel 1609.

L’obiettivo era la conquista di nuovi territori nelle Americhe da annettere al Granducato ed aprire, così, un commercio stabile e florido, avvalendosi di consulenti internazionali di chiara fama: il Granduca Ferdinando I fece disegnare a Robert Dudley conte di Warwick una mappa dell’Amazzonia mentre all’olandese Jan Van Harlem fu affidato il compito di analizzare gli aspetti commerciali della spedizione. 

Così come è internazionale la musica con cui il “Semperconsort Ensemble”, formazione specializzata nel repertorio antico, accompagnerà il pubblico in questo viaggio con un’antologia raffinata di composizioni provenienti dalle principali corti europee dell’epoca. Il programma include opere di maestri spagnoli, inglesi e italiani – da Dowland a Monteverdi, da Falconieri a Trabaci – eseguite con strumenti originali per ricreare fedelmente le sonorità che animavano le corti tra Rinascimento e Barocco.

“Questo progetto ci permette di esplorare non solo un repertorio musicale straordinario, ma anche di riscoprire lo spirito innovatore e la dimensione internazionale del Granducato toscano,” spiega Cristina Burla, presidente dell’Associazione culturale Arte & Mercati curatrice dell’iniziativa. “La figura di Ferdinando I emerge in tutta la sua modernità: mecenate illuminato, stratega politico e visionario che seppe immaginare per la Toscana un destino che si estendeva ben oltre i confini del Mediterraneo.”